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Dolori cervicali, contratture muscolari, mal di schiena, vertigini.

Sono solo alcune delle conseguenze di un fenomeno estremamente diffuso: il bruxismo.

Probabilmente ne soffri anche tu ma forse ancora non lo sai.

Ne avrai già sentito parlare dato che si tratta di un disturbo molto frequente.

Il bruxismo, che letteralmente significa “stridere i denti”, consiste nel serrare e digrignare i denti in modo inconsapevole. E’ un fenomeno che si manifesta prevalentemente durante il sonno (e per questo, a volte non ce ne rendiamo conto) ed è dovuto alla contrazione involontaria della muscolatura masticatoria.

Si calcola che ogni singolo atto di bruxismo possa durare circa 10 secondi e si ripeta più volte durante le ore notturne. Questo significa che i muscoli della tua bocca possono rimanere in uno stato di forte tensione per parecchio tempo (nei casi più estremi, si parla di 40 minuti ogni ora di sonno) proprio quando dovrebbero finalmente trovare pace.

Come abbiamo detto, i muscoli direttamente coinvolti sono quelli interessati alla masticazione.

Allora perché quando ci svegliamo ci sentiamo “accartocciati”?

Semplice: i muscoli della bocca sono collegati ad una serie di altri muscoli – del collo, del tratto cervicale, delle spalle – che contribuiscono a mantenere in equilibrio il resto del nostro corpo.

Ma quando la nostra bocca lavora in modo anomalo qualcosa può andare storto.

Ecco perché, l’abitudine di digrignare i denti, a lungo andare, può portare ad uno squilibrio della posizione della testa sulla colonna vertebrale, generando una postura scorretta e di conseguenza quella serie di fastidi che rendono difficili le tue giornate.

Quali sono le cause del bruxismo

Oltre ad una predisposizione genetica, gli studi più recenti hanno individuato tre principali condizioni che possono favorirne l’insorgenza:

  • malocclusioni dentali
  • situazioni di stress
  • stati di ansia

Malocclusioni dentali

Una malocclusione dentale è un problema alquanto diffuso chesi verifica quando i denti dell’arcata superiore non coincido in modo armonico con quelli dell’arcata inferiore. Una condizione che costringe le articolazioni e i muscoli della bocca a lavorare in modo scorretto. Lo stato di tensione che viene così a crearsi, spesso si associa ad episodi di bruxismo che a loro volta tendono ad aggravarla.

Situazioni di stress

Anche lo stress accumulato durante la giornata e la tendenza a reprimere la rabbia, possono trovare sfogo, durante le ore notturne, nel digrignare i denti. Spesso il bruxismo si riscontra proprio in persone particolarmente provate, che hanno l’abitudine di rosicchiarsi le unghie o soffrono di disturbi del sonno.

Stati di ansia

Ci sono periodi di cambiamento che richiedono particolari sforzi mentali. Capita a tutti. In certe circostanze, per esempio, ci si trova ad affrontare attività che riteniamo al di sopra delle nostre capacità. Sono momenti particolarmente impegnativi che possono generare uno stato di tensione emotiva che si traduce anche nel digrignare i denti.

4 modi per smettere di digrignare i denti

Il quadro che abbiamo delineato non è certamente dei migliori. Ma non è il caso di allarmarsi! Ci sono delle semplici soluzioni che possono aiutarti a risolvere il tuo problema.

Rimedi naturali

Imparare a rilassarsi prima di andare a letto può aiutare a prevenire il digrignamento dei denti. Esistono diversi modi efficaci e del tutto naturali per farlo.

Un bagno caldo può essere di grande aiuto per scaricare lo stress accumulato durante la giornata e sciogliere le tensioni muscolari. L’ideale è farlo ad una temperatura di circa 40 gradi per una ventina di minuti. Per un effetto più mirato, puoi applicare su entrambe le guance un panno caldo bagnato.

Poi si sa, un massaggio è un toccasana per contrastare le tensioni della giornata. In particolare, concentrati sulla mascella, utilizzando l’olio di mandorla con qualche goccia di olio essenziale alla lavanda.

Concludi in bellezza il tuo rituale serale, bevendo qualcosa di caldo come una tisana calmante o una camomilla.

Alimentazione

Stress ed ansia sono indubbiamente collegati anche alle nostre abitudini alimentari.

Prima di andare a letto, evita di assumerebevande eccitanti.Caffè, tè e bibite zuccherate potrebbero infatti peggiorare la situazione. Per la stessa ragione, evita alimenti ricchi di zucchero, dannosi anche per la salute dei denti.

Sarebbe invece opportuno aumentare il consumo di alimenti che contengono calcio, magnesio e vitamina B5, utili per rafforzare i denti e per ridurre la tensione nervosa.

Esercizi di rilassamento

Questo semplice esercizio di stretching, eseguito prima di andare a letto, potrà aiutarti ad allungare e rilassare i muscoli facciali coinvolti nel digrignamento dei denti.

  • Alza le sopracciglia e contemporaneamente cerca di sollevare le orecchie spingendole all’indietro
  • Aprendo bene la bocca, appoggia la punta della lingua dietro i denti superiori e flettila il più possibile
  • Allarga le narici
  • Mantieni questa posizione per 5 secondi quindi rilassa i muscoli
  • Ripeti l’esercizio per 3 volte.

Per ridurre lo stress e scaricare la tensione, puoi concludere la tua giornata con un esercizio di respirazione diaframmatica profonda.

  • Inspira con il naso per 6 secondi, gonfiando solo la pancia
  • Trattieni il respiro per 6 secondi
  • Espira dalla bocca, sgonfiando la pancia per 6 secondi
  • Ripeti l’esercizio per 3 volte

Bite

L’utilizzo del bite, una mascherina in silicone che va posta fra le due arcate dentali, può risultare particolarmente utile per difendere i denti dall’usura e rilassare i muscoli della mandibola, evitando allo stesso tempo eventuali infiammazioni delle gengive.

Anche se esistono in commercio mascherine standard, per essere efficace andrebbe realizzato su misura da uno specialista che sia in grado di individuare il tuo specifico problema e di trovare una soluzione personalizzata.

Abbiamo visto che, a lungo andare, il bruxismo  può causare danni rilevanti non solo a carico dei denti – che  possono consumarsi favorendo l’insorgere della carie – ma anche a livello di postura, con tutto ciò che ne consegue. Certo, non è il caso di parlare di una patologia vera e propria ma nemmeno di sottovalutare il problema.

Se nonostante tutto non riesci a venirne fuori,  ti consiglio di rivolgerti ad un professionista esperto di postura (potrebbe essere il tuo odontoiatra) che lavorando in equipe con altri specialisti possa valutare la situazione e risolvere il tuo disagio in modo definitivo.

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